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Teramo, un accordo di valorizzazione per la Domus del Leone

È stato sottoscritto questa mattina, a Palazzo Savini a Teramo da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo rappresentata dalla Soprintendente Cristina Collettini, del comune di Teramo presente con il Sindaco Gianguido D’Alberto e Bernardo Savini in rappresentanza della famiglia proprietaria dell’immobile, un accordo per definire le attività di valorizzazione della Domus del Leone nei prossimi cinque anni.

L’obiettivo, condiviso da Comune, Soprintendenza e proprietà della Domus, è quello di garantire una fruizione costante, per la comunità teramana e per i turisti, dello storico edificio e in particolare del Mosaico del Leone, oggetto di un recente intervento di restauro, attraverso un calendario di aperture condiviso e preventivamente concordato, così come di ampliare le possibilità di conoscenza del sito, mediante attività mirate di valorizzazione.

Nello specifico la Soprintendenza si occuperà di garantire le proprie costanti attività di vigilanza sulla Domus, al fine di monitorarne lo stato conservativo e di inserire il sito archeologico nel programma delle attività di valorizzazione del patrimonio archeologico programmate, quali, a titolo esemplificativo: Giornate Europee dell’Archeologia, Giornate Europee del Patrimonio, Piano di Valorizzazione.

 “Portiamo a compimento un percorso virtuoso iniziato con la dottoressa Mencarelli che mi ha preceduto e che ho voluto portare avanti non solo per continuità amministrativa, ma anche e soprattutto perché questa operazione è un esempio di collaborazione virtuosa pubblico/privato, un progetto che era nel cuore dei nostri uffici sul territorio, dell’amministrazione comunale e della proprietà – è stato il commento dell’arc. Collettini, la Soprintendente per le province di L’Aquila e Teramo – l’accordo di oggi dona alla collettività la possibilità di apprezzare in maniera strutturata e continuativa uno dei beni archeologici più importanti del teramano, un vero pezzo di arte e di storia che comunque sarà sotto costante osservazione da parte dei nostri tecnici, in ragione dei prioritari fini di tutela. L’accordo con il Comune di Teramo e la famiglia Savini, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità dimostrata a rendere conoscibile alla comunità tutta un bene di proprietà privata, rappresenta inoltre una buona prassi e può servire da esempio per il territorio in una visione del patrimonio culturale, ancorché privato, quale testimonianza storico artistica e pertanto bene comune della collettività”.

La Domus del Leone è uno degli esempi più significativi di abitazione, databile al I sec. a.C., presenti sul territorio teramano e prende il nome dalla raffigurazione centrale che decora il tablinum, lo studio del padrone di casa, caratterizzato da un mosaico policromo con motivo a cassettoni, composto da 49 lacunari quadrati, al cui centro, entro una cassetta in pietra, è posto l’emblema rappresentante il leone che lotta con il serpente. Il felino, che si posiziona su uno sfondo naturalistico, è colto in posizione di attacco, con le zampe anteriori divaricate, la schiena inarcata, raffigurato leggermente di scorcio, mentre con una zampa artiglia il serpente che, a sua volta, si avvinghia attorno alla zampa posteriore sinistra.