L’Aquila 25 ottobre 2023
![](http://sabapaqte.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/10/locandina-III-convegno-patrimonio-culturale-in-situazione-di-emergenza-724x1024.jpg)
Anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo partecipa alla terza edizione del Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio Culturale in situazione di emergenza – esperienze, problemi e buone pratiche sulla ricostruzione” che si svolge dal 26 al 28 ottobre prossimi presso la Chiesa e Convento di Santa Maria a Vallo di Nera in Provincia di Perugia, organizzato dall’Associazione VivArt Odv e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria.
In particolare la sessione della giornata di venerdì 27 ottobre sarà dedicata all’esperienza della ricostruzione nel territorio abruzzese a seguito dei terremoti del 2009 e del 2016/2017. La Soprintendente Cristina Collettini aprirà il secondo panel della mattinata illustrando le strategie poste in essere dalla Soprintendenza nella delicata fase della ricostruzione post sisma a cui seguiranno le analisi degli effetti della ricostruzione sotto il profilo paesaggistico e monumentale presentate rispettivamente dall’architetto Carla Pancaldi e dall’architetto Giovanna Ceniccola funzionari della Soprintendenza ABAP per L’Aquila e Teramo. In chiusura di sessione il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Saverio Ricci tratterà il tema complesso dei restauri degli arredi lignei e delle opere mobili.
“L’ esperienza aquilana riveste un ruolo importante nell’ambito del processo di ricostruzione che si sta attuando a seguito dei terremoti del 2009 e 2016/17 – dichiara la Soprintendente Cristina Collettini – Il lavoro che si sta portando avanti in questo territorio è parte di un processo molto lungo e complesso, frutto di scelte spesso difficili che necessitano di una visione ad ampio raggio su tutto quello che la ricostruzione implica. Il cratere abruzzese vanta la dolorosa esperienza maturata a seguito del sisma del 2009 tuttora valida nel diverso scenario tecnico e normativo della ricostruzione post sisma 2016. Ricostruire monumenti, tessuti, vuoti e sistema sociale è un processo lungo ed in continua evoluzione che necessita di un costante rinnovamento di pensiero e vedute”.