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La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo al III Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio Culturale in situazione di emergenza – esperienze, problemi e buone pratiche sulla ricostruzione”

L’Aquila 25 ottobre 2023

Anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo partecipa alla terza edizione del Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio Culturale in situazione di emergenza –  esperienze, problemi e buone pratiche sulla ricostruzioneche si svolge dal 26 al 28 ottobre prossimi presso la Chiesa e Convento di Santa Maria a Vallo di Nera in Provincia di Perugia, organizzato dall’Associazione VivArt Odv e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria.

In particolare la sessione della giornata di venerdì 27 ottobre sarà dedicata all’esperienza della ricostruzione nel territorio abruzzese a seguito dei terremoti del 2009 e del 2016/2017. La Soprintendente Cristina Collettini aprirà il secondo panel della mattinata illustrando le strategie poste in essere dalla Soprintendenza nella delicata fase della ricostruzione post sisma  a cui seguiranno le analisi degli effetti della ricostruzione sotto il profilo paesaggistico e monumentale presentate rispettivamente dall’architetto Carla Pancaldi e dall’architetto Giovanna Ceniccola funzionari della Soprintendenza ABAP per L’Aquila e Teramo. In chiusura di sessione il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Saverio Ricci tratterà il tema complesso dei restauri degli arredi lignei e delle opere mobili.

“L’ esperienza aquilana riveste un ruolo importante nell’ambito del processo di ricostruzione che si sta attuando a seguito dei terremoti del 2009 e 2016/17 – dichiara la Soprintendente Cristina Collettini – Il lavoro che si sta portando avanti in questo territorio è parte di un processo molto lungo e complesso, frutto di scelte spesso difficili che necessitano di una visione ad ampio raggio su tutto quello che la ricostruzione implica. Il cratere abruzzese vanta la dolorosa esperienza maturata a seguito del sisma del 2009 tuttora valida nel diverso  scenario tecnico e normativo della ricostruzione post sisma 2016. Ricostruire monumenti, tessuti, vuoti e sistema sociale è un processo lungo ed in continua evoluzione che necessita di un costante rinnovamento di pensiero e vedute”.