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PRESENTATI I LAVORI DI RESTAURO E MIGLIORAMENTO SISMICO DELLA CHIESA DI SAN PAOLO IN BARETE

Sono stati presentati questa mattina i lavori di restauro e miglioramento sismico della Chiesa di San Paolo in Barete terminati i da qualche settimana ed eseguiti a seguito dei danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009.

All’incontro erano presenti CLAUDIO GREGORI Sindaco Barete, CRISTINA COLLETTINI Soprintendente ABAP L’Aquila Teramo, LORENZA CALOCERO dell’ USRC, SAVERIO RICCI Funzionario Storico dell’Arte Soprintendenza ABAP-Aq-Te e GIAMPAOLO AMICOSANTE Direttore lavori di restauro.

L’intervento, che ha riguardato sia la parte strutturale – architettonica, sia quella degli apparati decorativi, è stato finanziato dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni de Cratere con delibera CIPE 135/2012 per € 1.160.000 e dal Comune di Barete per   € 23.710,19; il costo complessivo è di € 1.183.710,19.

La chiesa di San Paolo è la “chiesa madre” per gli abitanti di Barete ed è anche la cappella del cimitero, la prima datazione si fa risalire al IX secolo, ma l’attuale edificio è riferibile ai secoli XII – XIII. E’ ad aula unica con catino absidale di origine romanica, oggi fuori asse in seguito all’ampliamento quattro-cinquecentesco. Presenta contrafforti laterali posti a sostegno dei grandi archi probabilmente parte di un precedente soffitto a volta, ora scomparso. La facciata della chiesa, la cui sommità è sormontata da un busto di S. Paolo in pietra, è realizzata in pietre squadrate con evidenti inserti di reimpiego; adiacente ad essa vi è un imponente campanile, strutturalmente autonomo rispetto all’edificio principale. Sotto l’edificio sacro scavi archeologici effettuati prima del 2009 hanno riportato in luce tracce del primigenio impianto di età Classica [II-III sec. d.C.] al quale si aggiungono fasi costruttive in sequenza riconducibili al tardoantico-paleocristiano prima, al tempo dei Goti e Longobardi poi, fino all’epoca carolingia.

Gli interventi di restauro e miglioramento sismico hanno riguardato il consolidamento di tutto l’apparato murario e il ripristino delle sottofondazioni con la realizzazione di un nuovo solaio e relativo pavimento. Molto interessante è stato anche l’intervento di restauro degli apparati artistici che ha portato alla riscoperta dell’altare romanico e, sotto numerose scialbature, una parte del ciclo di affreschi della parete presbiteriale databile alla seconda metà del XVI secolo e riferibile agli ambienti artistici dell’epoca dominati dalla bottega di Francesco Paolo da Montereale e da Cola dell’Amatrice. L’intervento di restauro, che è proceduto attraverso le fasi di velinatura, consolidamento, stuccatura e ripresentazione estetica, ha riguardato anche le decorazioni a stucco, l’altare in pietra e il pulpito ligneo. Un intervento lungo e difficile che è stato portato a termine con dedizione dalle imprese Aterno e la Norma Restauri dell’Aquila.

E’ stato un intervento lungo e difficile – ha dichiarato la Soprintendente ABAP per L’Aquila e Teramo Cristina Collettini – che dimostra come da un evento catastrofico, quello che è stato il sisma del 2009, possono emergere aspetti positivi. Il restauro della Chiesa di San Paolo che, necessariamente, ha riguardato anche gli aspetti strutturali dell’edificio è stato una vera e propria riscoperta di apparati decorativi preziosi che riscrivono la storia di questo luogo e che ci raccontano di una fase importante per questa chiesa anche durante il Rinascimento. Per la nostra Soprintendenza è stata una vera e propria sfida ma il risultato finale è di grande qualità. Un lavoro  che riconsegna alla comunità un monumento di grande importanza storico artistica perfettamente valorizzato”.

“L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere esprime grande soddisfazione per la restituzione della chiesa di San Paolo alla comunità di Barete – ha dichiarato il Direttore dell’USRC Raffaello Fico –  L’ intervento ha consentito non solo la riparazione dei danni conseguenti al sisma 2009 ma anche una sapiente opera di restauro degli apparati decorativi interni grazie alla quale sono state riportate alla luce notevoli porzioni di affresco sulla parete presbiterale, prima nascoste sotto numerose scialbature, cornici in stucco ed intonacature. Lo studio delle strutture murarie ha inoltre permesso di comprendere l’originaria composizione della parete presbiteriale, sulla quale sono occultate da tamponature una nicchia ed un catino absidale, disposti simmetricamente rispetto l’asse centrale della navata ed il ritrovamento di una ulteriore nicchia dipinta sulla parete laterale destra. Il risultato finale è la riapertura al pubblico di un gioiello dell’architettura ecclesiastica di grande valenza storica ed artistica che appare oggi, rispetto allo stato ante operam, decisamente valorizzato”.

“E’ un momento importante per la mia comunità – ha dichiarato il Sindaco di Barete Claudio Gregori – che si riappropria di un luogo che è parte integrante della nostra storia e della nostra identità. Con la riapertura della chiesa di San Paolo. e per questo ringrazio l’USRC per il finanziamento concesso, la Soprintendenza per il lavoro di tutela e valorizzazione svolto durante tutto il lungo cantiere ed infine le imprese esecutrici per l’attenzione la cura che hanno posto nell’esecuzione dei lavori, si restituisce un luogo simbolo di questo territorio.  Questa Chiesa, che ho ricevuto in eredità con la mia neo-elezione – ha concluso il Sindaco – è un simbolo religioso importantissimo del territorio che oggi, con emozione,  restituisco, anche come gioiello artistico, alla comunità di Barete”.

Una riapertura molto attesa dalla comunità locale che riannoda il filo della storia interrotto all’indomani del sisma del 2009. Per questo è stata organizzata un’apertura straordinaria con visita guidata per il 29 giugno alle 16:30; mentre il 2 luglio in mattinata si svolgerà la Santa messa con il rito di ribenedizione del luogo sacro e la riapertura al pubblico della chiesa di San Paolo.